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Audizione Enac su risoluzione Rosso

Di Palma (Enac): "Italia può intercettare traffici internazionali, ma carenze nazionali sul network tra città"

Si è tenuta in queste ore presso la commissione Trasporti della Camera dei deputati l'audizione del presidente ed il direttore generale dell'Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), rispettivamente Pierluigi Umberto Di Palma ed Alessio Quaranta che hanno espresso la loro opinione circa la risoluzione 7-00800 sul trasporto aereo, di cui primo firmatario è il parlamentare Roberto Rosso (Fi).

"Oggi il traffico aereo avviene tra Asia ed Europa e tra Europa ed America. Ciò significa che nel mondo del trasporto aereo c’è una gande osmosi tra benefici e ricadute tra un Paese e l’altro", ha spiegato Di Palma. "Per il sistema aeroportuale italiano", in ottica di sostenibilità ambientale ed utilizzo degli scali già esistenti (senza crearne di nuovi), "è evidente che il traffico continentale, invece che andare verso il nord Europa, dovrebbe arrivare nei nostri hub aeroportuali di Milano, Roma, ed in questo caso anche Venezia", per poi organizzare il movimento dei passeggeri sul territorio nazionale e verso le mete del nord.

Insomma, "l'Italia può intercettare nuovi traffici". "Abbiamo verificato che la carenza del nostro Paese riguarda soprattutto il network fra città italiane, non i collegamenti point-to-point con il continente europeo. Proponiamo quindi l'introduzione di linee-guida, nello spirito della legge, per programmare il trasporto con l’idea di inserire un elemento riconciliante nel nostro network nazionale: per rendere accessibile gli scali di riferimento in una rete congeniale per il nostro Paese". Di Palma ha quindi messo l'accento sul Piano nazionale aeroporti (Pna) parlando non solo di intermodalità aria-ferro, ma anche di "integrazione intermodale aria-aria" per lo sviluppo sul territorio.

Gli ha fatto eco Alessio Quaranta, che ha aggiunto: in Europa "abbiamo una rete territoriale capillare che deve intercettare il raddoppio del traffico atteso da qui al 2040. Qui in Italia il nostro network è una riserva di capacità" che ci permette già oggi di raggiungere questo obiettivo, mediante una gestione che punti sulla "intermodalità e l'ammodernamento". "Ciò ci consentirà anche di orientare i flussi internazionali verso il nostro Paese".

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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