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Inflazione fa lievitare prezzi viaggio aereo

Perché negli Usa tariffe estate 2022 sono superiori rispetto al 2019

L'inflazione sta facendo lievitare i prezzi del viaggio in aereo. È quanto si nota negli Stati Uniti, come ovunque nel mondo: dall'olio alle uova, dal gas al carburante, è tutto più caro. Ciò vale anche nel settore del trasporto aereo dove i costi extra sui bagagli hanno raggiunto un livello record: 5,76 miliardi di dollari nel 2019, una dozzina di volte in più rispetto al 2008. Il primato è stato appena superato nell'estate 2022.

A differenza che in altri prodotti commerciali, gli aumenti nel settore dell'aviazione sono, per così dire, "nascosti". Infatti, se leggiamo i dati del Bureau of Transportation Statistics americano, ci accorgiamo che prezzo medio di un biglietto aereo su rotta nazionale ad ottobre-dicembre 2011 era 368 dollari, mentre nello stesso periodo nel 2021 è sceso a 327 dollari. 

Il dato, però, prende in considerazione il prezzo base del biglietto aereo, senza considerare altre spese: bagagli, tasse aeroportuali, servizi accessori. Negli ultimi dieci anni sono proprio le commissioni extra ad essere aumentate costantemente. I prezzi continuano a salire: nell'estate 2022 le tariffe sono superiori del 34% rispetto all'estate del 2019. A fare lievitare i prezzi sono in particolare gli extra sui bagagli. I vettori aerei spiegano all'unisono che in questo modo recuperano in parte gli alti costi del carburante.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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