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Il progetto del razzo italiano che sfida i big del settore

Imprenditore di 21 anni raccoglie 1, 5 milioni di Euro per sviluppare missile di lancio spaziale Eos

Si è concluso ieri a Parigi l'International Astronautical Congress (Iac), il salone dello spazio (18-22 settembre) tra i più importanti a livello globale. Il tema dell'evento di quest'anno è stato riassunto nello slogan "Spazio per tutti", legato alla necessità di andare oltre la comunità spaziale, per riunire tutte le comunità umane, offrendo a tutti tante opportunità per fare fede, stringere nuovi contatti e potenziali partnership.

Al salone internazionale era presente anche un giovane italiano: Mattia Barbarossa, di 21 anni, da due anni imprenditore con la sua start-up Sidereus Space Dynamics che opera nel settore della space economy. La sua ultima creazione è il razzo di lancio Eos, un vettore unico al mondo, alto poco più di tre metri. Nelle intenzioni servirà a trasportare satelliti ed altri oggetti, non persone. Per il progetto ha raccolto ad oggi 1, 5 milioni di Euro.

"L’idea è quella di raggiungere lo spazio con la stessa facilità con cui ci muoviamo in aereo. Eos ha un solo stadio, si può lanciare da qualsiasi luogo ed è riutilizzabile. Lo chiamo ‘personal launcher’ perché immagino un veicolo versatile che chiunque si può usare con semplicità. E che rivoluzionerà l’esplorazione spaziale. Entro fine anno avremo il prototipo definitivo di Eos. Nel 2023 effettueremo il primo volo a bassa quota e puntiamo ad essere in orbita nel 2024", spiega Barbarossa in una intervista al quotidiano "La Repubblica".

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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