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Guerra Ucraina: Boeing propone nuove bombe

Pentagono valuta forniture e vuole aumentare produzione di armi

Il gruppo statunitense Boeing, che opera nei settori aerospazio e difesa, ha sottoposto al dipartimento della difesa degli Stati Uniti una proposta per la fornitura all'Ucraina di Ground Launched Small Diameter Bomb (Glsdb), ossia bombe di tipo Gbu-39 montate su razzi M26 dotati di guida con il Gps. Un sistema d’arma che consentirebbe di colpire le forze armate russe fino a 150 chilometri di distanza. 

È quanto emerge da indiscrezioni pubblicate dall'agenzia di stampa britannica "Reuters". Al momento il Pentagono starebbe vagliando tale idea per assicurare a Kiev un afflusso continuo di armamenti, che consenta di continuare l'offensiva contro Mosca nei prossimi mesi, posta l'eventualità che una soluzione diplomatica alla guerra non si trovi nel breve periodo. Nulla di fatto, dunque per missili Atacms, con gittata di 300 chilometri, richiesti da Kiev. 

Il Pentagono, infatti, sta considerando l'ipotesi di accelerare la produzione di armamenti ed in tal senso l'offerta di Boeing. Tra l'altro i missili M26 già abbondano nell’arsenale americano, tuttavia le bombe GBU-39 hanno un costo di 40.000 dollari l’una. In ogni caso, il gioco vale la candela perché ciò consentirebbe a Kiev di colpire in profondità le retrovie russe, aiutando la controffensiva ucraina in modo decisivo.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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