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CLARA MOSCHINI

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Aeroporto Schiphol: vettori aerei contro governo

Verso procedimento legale per limitazione volume passeggeri in transito

Alcuni vettori aerei stanno unendo le forze per intraprendere un procedimento legale contro il governo olandese, colpevole, secondo le aerolinee, di avere improvvisamente limitato la capacità di accoglienza del volume quotidiano di passeggeri presso l'aeroporto di Amsterdam-Schiphol. Le compagnie coinvolte sono il Gruppo franco-olandese Air France-Klm, la statunitense Delta Air Lines, la turca Corendon, la britannica easyJet e la tedesca Tui. 

Il governo olandese ha motivato questa scelta con il fatto che intende ridurre i livelli di rumore e le emissioni di inquinanti. Dal canto loro le compagnie aeree parlano di una "decisione unilaterale ed improvvisa", che prevede la riduzione della capacità di accoglienza dello scalo da 500.000 a 460.000 voli all'anno nel 2023. Un limite che verrà ulteriormente abbassato nel 2024 a 440.000 passeggeri.

Se la decisione dovesse concretizzarsi, spiegano le aerolinee, verrebbero minati gli investimenti programmati dalle compagnie per decarbonizzare le rotte da e per lo scalo olandese. L'azione legale è poi frutto del mancato coinvolgimento dei management delle aviolinee nella decisione del governo, accusato di non avere cercato un confronto su soluzioni alternative e praticabili per affrontare la riduzione del rumore e delle emissioni.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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