Lunedì scorso all'aeroporto di Londra-Luton si è verificata un'interruzione temporanea dell'operatività dello scalo a causa di una porzione di asfalto della pista di decollo ed atterraggio che si è sciolta a causa del caldo estremo. In attesa della riparazione diverse aviolinee hanno dirottato i collegamenti aerei verso aerostazioni alternative, prima che Luton tornasse operativo nel pomeriggio. Come è stato possibile un simile disagio?

L'aumento delle temperature impone agli aeroporti nuove sfide. I gestori dovranno rendere le proprie infrastrutture resilienti ai cambiamenti climatici, affermano gli esperti. Per prevenire future interruzioni dovute ad ulteriori ondate di caldo, o freddo, alcuni scali attuano misure di prevenzione: l'accorciamento dei tempi di rifacimento delle piste (oggi è 10-15 anni), l'utilizzo di materiali adatti al clima locale (asfalto, cemento); migliori sistemi di drenaggio.

Ma torniamo al giorno dell'inconveniente a Londra-Luton. Quella mattina si registravano 37 gradi. Alcuni esperti affermano che l'aeroporto potrebbe essere più vulnerabile al caldo perché si trova ad un'altitudine maggiore rispetto ad altri scali della capitale. Infatti ad Heathrow, Gatwick e Stansted non si sono verificati problemi con l'asfalto. Luton potrebbe rendere la sua pista più resistente alle alte temperature, ma ciò la renderebbe più suscettibile a quelle basse, tipiche della Gran Bretagna.