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Perché i laser minacciano i piloti aerei

Più colpiti gli aeromobili di aviazione generale o che operano vicino agli aeroporti

Il volo notturno è ritenuto dai piloti generalmente più tranquillo rispetto a quello diurno: c'è meno traffico, le comunicazioni radio sono più diradate, l'assegnazione della pista di atterraggio è più immediata. Tra gli svantaggi c'è però quello degli attacchi con luci laser. Una bravata ad opera di mitomani o persone imprudenti che può mettere a rischio la sicurezza dell'aeromobile, poiché può temporaneamente accecare il comandante. 

Negli Stati Uniti gli attacchi laser sono in continuo aumento tanto che il numero di denunce presentante alla Federal Aviation Administration (Faa) americana è passato da poco meno di 7400 nel 2016 alle 9457 nel 2022. Per fortuna la loro incidenza sulla sicurezza aerea è ancora relativamente bassa. Tuttavia, si tratta di una imprudenza che può costare cara: gli autori hanno ricevuto multe di 11.000 dollari per un singolo attacco, e fino a 30.800 dollari per violazioni multiple.

Insomma, puntare una luce laser verso la cabina di un aeromobile (aereo o elicottero) è un crimine federale negli Stati Uniti, in Europa e nella maggior parte del mondo. Aerei dell'aviazione generale ed elicotteri sono i più colpiti dai laser in quanto operano quasi esclusivamente al di sotto dei 10.000 piedi. Tuttavia, questa è anche un'area in cui gli aeromobili commerciali che servono voli di linea effettuano manovre critiche per la sicurezza, infatti molti attacchi si verificano nei pressi degli aeroporti.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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