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ITA-Alitalia (2): "Slot ceduti per poter volare"

Giudice lavoro Milano ribadisce che esiste continuità tra due società

La sentenza del Tribunale del lavoro di Milano che ha disposto il reintegro di un'assistente di volo dell'ex-compagnia Alitalia nel nuovo vettore aereo di bandiera ITA Airways, ha ribadito che nel passaggio dal vecchio al nuovo vettore aereo di bandiera c'è "continuità fra le due aziende". Il giudice ha stabilito quindi che la cessione di alcuni rami di azienda Alitalia, come per esempio gli slot aeroportuali, non si configurano come una "procedura liquidatoria". 

Nelle trenta pagine della sentenza, il giudice Riccardo Atanasio ha sottolineato che i commissari straordinari di Alitalia, "dopo avere puntato ad una ristrutturazione proseguendo l'attività produttiva per ben quattro anni e mezzo (2017-2021, NdR), improvvisamente hanno "ceduto l'intero ramo di azienda Aviation contro il pagamento di un Euro" ad ITA, nonostante ne facessero parte slot milionari e scrollandosi di dosso i debiti di Alitalia verso i creditori, "non trasferiti" ad ITA. 

Insomma, lo stesso giudice Atanasio è rimasto, per così dire, "colpito" dal fatto che aerei, slot aeroportuali e diritti di volo siano finiti ad ITA non a prezzi di mercato, come invece chiedeva l'Unione europea. Perciò il Tribunale del lavoro di Milano ha concluso che ITA non è una compagnia nata dal nulla, ma al contrario è "figlia" dell'ex-Alitalia. C'è continuità tra le due società. Per due ragioni: senza il personale Alitalia, gli aerei e gli slot, ITA non poteva volare. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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