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Usa: stop a matrimonio JetBlue-Spirit

"Consumatori che si affidano al modello low-cost di Spirit verrebbero danneggiati"

Il giudice federale statunitense William Young del tribunale di Boston ha bloccato in questi giorni la fusione fra il vettore aereo americano JetBlue Airways e la compagnia ultra-low cost Spirit Airlines. L'accordo per l'acquisizione di quest'ultima vale 3,8 miliardi di dollari. Una vittoria per il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti, che aveva fatto ricorso sostenendo che l'intesa era anticoncorrenziale ed avrebbe creato un monopolio ai danni dei clienti. 

Questa sentenza è "una vittoria per i consumatori di tutto il mondo, che desiderano prezzi più bassi e più scelte", è stato il commento del presidente americano Joe Biden, che ha fatto della concorrenza nel settore del trasporto aereo una priorità assoluta del suo mandato. Premiati gli sforzi della Casa Bianca per impedire un'ulteriore concentrazione in questo ambito. 

Gli avvocati difensori della compagnia JetBlue avevano definito l'accusa "fuorviante", in quanto a loro dire la fusione fra la sesta e la settima aerolinea avrebbe generato un soggetto con in mano il 10,2% del mercato interno, dominato dalle quattro compagnie più grandi (Delta, United, American, Southwest). Tuttavia, secondo il giudice Young  l’accordo violava la legge antitrust, in quanto "i consumatori che si affidano al modello low-cost di Spirit verrebbero probabilmente danneggiati". 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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