Trapelano le prime ipotesi sulle cause dell'inconveniente aereo accaduto nei giorni scorsi a bordo di un velivolo B-787 Dreamliner del vettore aereo cileno Latam, che al momento dell'atterraggio nell'aeroporto internazionale di Auckland, in Nuova Zelanda, ha perso quota improvvisamente, provocando il ferimento di circa 50 persone, fra passeggeri e membri d'equipaggio. 

Inizialmente si diceva che a provocare l'inconveniente fosse stata una turbolenza. Poi era spuntata fuori l'ipotesi di un guasto agli strumenti di bordo, come testimoniato da un viaggiatore che citava come fonte un dialogo con il pilota. Adesso c'è una nuova ipotesi: la perdita di quota potrebbe essere stata causata da un problema al sedile del pilota: provocato da una hostess che avrebbe inavvertitamente premuto un interruttore che lo regola, attivando una funzione automatizzata della poltrona. 

Lo riferisce il quotidiano statunitense "Wall Street Journal", che cita come fonti alcuni funzionari a conoscenza del dossier riguardante le indagini preliminari, condotte in parallelo dalla Transport Accident Investigation Commission (Taic) neozelandese e dalla Direccion General de Aeronautica Civil (Dgac) cilena. Secondo indiscrezioni il pulsante, da non utilizzare in volo, avrebbe dovuto essere riparato da un apposito coperchio che forse non era stato installato sull'aereo Dreamliner di Latam. Se così fosse, potrebbe essere un'altra grana per il Gruppo Boeing. 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.