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Israele riapre parzialmente l'aeroporto "Ben Gurion" di Tel Aviv:

Priorità ai rimpatri, con forti restrizioni di sicurezza. Oggi Arkia ha previsto 3 voli su Atene, Roma e Larnaca

Dopo oltre una settimana di chiusura quasi totale a causa dell'escalation del conflitto nella regione, l'aeroporto internazionale "Ben Gurion" di Tel Aviv ha ripreso le operazioni in forma limitata. La decisione, annunciata dalle autorità israeliane, mira a facilitare il rimpatrio di cittadini stranieri e residenti con esigenze urgenti, pur mantenendo stringenti misure di sicurezza in un clima di grandi tensioni.

La riapertura, effettiva da ieri 22 giugno, prevede un approccio cautelativo. Il ministro dei trasporti israeliano, Miri Regev, ha confermato che l'aeroporto gestirà voli di rimpatrio in entrata e in uscita, ma con severe restrizioni. In particolare, è stato imposto un limite massimo di 50 passeggeri per ogni aereo in partenza. Questa misura è volta a gestire i rischi per la sicurezza e a ottimizzare la logistica in caso di emergenza, coordinata strettamente con le autorità dell'aviazione militare e civile. "Dobbiamo limitare il numero di passeggeri sugli aerei in pista durante questo periodo difficile, in cui l'aeroporto può essere un bersaglio," ha precisato Regev, aggiungendo che una valutazione per un eventuale aumento dei passeggeri e degli orari dei voli sarà effettuata entro il fine settimana, in base alla situazione in atto.

La maggior parte degli arrivi e delle partenze regolari rimane cancellata, ma alcuni voli specifici sono operativi, in particolare quelli provenienti da Grecia, Italia, Cipro e Regno Unito. Il governo israeliano ha dato priorità al rimpatrio di cittadini stranieri e viaggiatori con urgenze mediche o problemi di sicurezza.

Tra le aviolinee che hanno ripreso i servizi limitati figura El Al, la compagnia di bandiera israeliana, che ha annunciato l'intenzione di operare collegamenti verso otto importanti destinazioni internazionali. Per quanto riguarda l'Italia, l'israeliana Arkia ha previsto di operare tre voli per Tel Aviv nella giornata di oggi, lunedì 23 giugno, provenienti da Atene, Roma e Larnaca. Ciò offre una possibilità di rientro per gli italiani in Israele e per gli israeliani che si trovassero in Italia o a Cipro.

Il governo del Regno Unito, in particolare, ha collaborato attivamente con le autorità israeliane per sostenere la partenza dei cittadini britannici, offrendo opzioni che includono voli diretti o coincidenze tramite Giordania, Egitto e Cipro. Il ministero degli esteri britannico ha consigliato ai propri cittadini di registrarsi e attendere la conferma prima di recarsi in aeroporto. Ulteriori team consolari sono stati dispiegati nelle regioni di confine per assistere con soluzioni di viaggio alternative.

Secondo le stime, circa 40.000 turisti stranieri sono rimasti bloccati in Israele dall'inizio dell'ultima escalation il 13 giugno, mentre si calcola che circa 84.000 israeliani siano ancora all'estero in attesa di un mezzo per tornare a casa. Le autorità hanno autorizzato, da mercoledì scorso, l'arrivo di due voli di rimpatrio all'ora al "Ben Gurion" per i cittadini israeliani, con questi aerei che ridecollavano subito dopo l'atterraggio senza imbarcare passeggeri in uscita. Attualmente, i voli in partenza dal "Ben Gurion" sono operati esclusivamente attraverso il Terminal 3, con accesso consentito solo ai passeggeri muniti di biglietto. La situazione resta dinamica, con le autorità che monitorano costantemente gli sviluppi per garantire la sicurezza delle operazioni aeree.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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