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Francia: 2° giorno di sciopero controllori traffico aereo paralizza i voli d'inizio estate

Oltre mille i collegamenti cancellati e ritardi record, solo oggi

Un'ondata di disagi senza precedenti sta paralizzando i cieli francesi e l'Europa, a causa di uno sciopero dei controllori di volo che per il secondo giorno consecutivo (vedi AVIONEWS 1 e 2 e 3) ha portato alla cancellazione di oltre un migliaio di voli e a ritardi massicci, proprio all'inizio del periodo delle partenze estive. La Direzione Generale dell'Aviazione Civile (Dgac) ha confermato che circa 1000 collegamenti in partenza o in arrivo sono stati annullati questo venerdì, un aumento rispetto ai 933 di ieri: particolarmente colpiti gli aeroporti parigini.

La mobilitazione, indetta da due sindacati minoritari – Unsa-Icna e Usac-Cgt – sta generando un impatto devastante su centinaia di migliaia di passeggeri in Francia e nel continente. Le richieste dei sindacati vertono su un miglioramento delle condizioni di lavoro e un aumento degli organici, questioni che il ministro dei Trasporti, Philippe Tabarot, ha definito "inaccettabili" e "non giuste".

Forte indignazione è stata espressa ai massimi livelli del governo francese. Tabarot intervenuto stamattina su "CNews/Europe 1", ha denunciato i "milioni di euro" di perdite già accumulate dalle compagnie aeree a causa di questa protesta. Ancora più duro il commento del primo ministro François Bayrou, che ieri sera su "BFMTV" ha definito lo sciopero "scioccante", accusando i sindacati di "prendere in ostaggio i francesi" scegliendo i giorni di massima affluenza per le vacanze.

La Dgac ha rivelato che il tasso di adesione allo sciopero si è attestato al 26,2% ieri (272 controllori su un migliaio di effettivi  hanno incrociato le braccia). Nonostante la percentuale non elevatissima, l'impatto è stato amplificato dalla natura critica del ruolo dei controllori. Ieri,  il 10% dei voli inizialmente previsti è stato soppresso, con punte del 50% all'aeroporto di Nizza e del 25% a Parigi-"Charles de Gaulle" e Orly, scali che in estate gestiscono complessivamente 350.000 passeggeri al giorno.


Ripercussioni europee e la voce delle compagnie aeree

Gli effetti dell'agitazione si sono propagati ben oltre i confini francesi. L'associazione europea di compagnie aeree Airlines for Europe (A4E), ha stimato che ieri e oggi verranno cancellati complessivamente 1500 voli in Europa, con quasi 300.000 passeggeri coinvolti. Ourania Georgoutsakou, direttore generale di A4E ha definito lo sciopero "intollerabile", sottolineando come il controllo aereo francese sia già responsabile di alcuni dei peggiori ritardi in Europa.

Ryanair ha dovuto annullare 400 voli, con un impatto su 70.000 passeggeri. Il ceo Michael O’Leary come al solito non ha mancato di attaccare duramente la situazione, definendola provocata da un "piccolo numero di controllori aerei francesi che partecipano a scioperi ricreativi". O’Leary ha esortato il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a riformare il controllo aereo in Europa o, in alternativa, a dimettersi. Anche Air France ha dovuto "adattare il suo programma di voli", sebbene la compagnia non abbia specificato il numero esatto di cancellazioni, rassicurando che il suo network a lungo raggio ieri non è stato compromesso .


Tra le principali rivendicazioni dei sindacati Unsa-Icna e Usac-Cgt figurano la carenza di personale, l'obsolescenza degli strumenti e un "management tossico", ritenuto incompatibile con le esigenze di serenità e sicurezza. Il ministro Tabarot ha tuttavia replicato a tali accuse, ricordando un "aumento significativo del 7%" sui salari lo scorso anno e sottolineando le condizioni privilegiate di cui godono i controllori di volo: 32 ore lavorative settimanali e pensione a 59 anni.

Il ministro ha anche toccato un punto delicato, denunciando una sorta di "autogestione nelle torri di controllo, particolarmente pericolosa per la sicurezza dei nostri concittadini". Ha poi ribadito la sua fermezza: "Non cederò a questo ricatto", pur mantenendo "la porta sempre aperta al dialogo". La protesta, che si innesta anche nel contesto di una riforma contestata sull'introduzione di un sistema di "pointage" alla presa di servizio, a seguito di un "incidente grave" all'aeroporto di Bordeaux a fine 2022, continua a tenere in ostaggio i piani di milioni di viaggiatori e a mettere a dura prova il sistema del trasporto aereo europeo.


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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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