Ucraina rafforza la difesa aerea con gli Usa, e la produzione militare con la Danimarca
Ne hanno discusso Zelensky e Trump, così come della co-produzione di droni...

...mentre Copenhagen apre le porte all'industria della difesa ucraina per la produzione congiunta di armamenti
In queste ore in cui si vociferava di un disimpegno da parte americana, l'attenzione in Ucraina si concentra sul potenziamento delle capacità aeree e sulla collaborazione internazionale nell'industria militare. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, incentrato sulla necessità urgente di rafforzare la difesa aerea del Paese e sulle prospettive di una produzione congiunta di armamenti. Contemporaneamente, un accordo storico è stato finalizzato a Copenaghen tra Ucraina e Danimarca, che vedrà le aziende di difesa ucraine aprire impianti di produzione nel territorio danese.
Durante la conversazione con il presidente Trump, Zelensky (secondo quanto riporta una nota del governo di Kiev), ha espresso gratitudine per il supporto americano ricevuto finora, sottolineando come sia fondamentale per preservare l'indipendenza e la vita dei cittadini ucraini. Il dialogo si è svolto all'indomani di un massiccio attacco russo contro obiettivi civili, che ha visto il lancio di 539 droni, evidenziando la disperata necessità di una protezione più robusta. Zelensky ha posto l'accento sulla necessità di proteggere la popolazione e salvare vite. I due leader hanno discusso dunque di ulteriori passi pratici concordando di lavorare insieme per aumentare la protezione dei cieli ucraini. È stata inoltre pianificata una riunione tra i team ucraini e americani a breve termine per approfondire la questione.
Un altro punto chiave del colloquio ha riguardato le capacità dell'industria della difesa ucraina e le prospettive di produzione congiunta. Zelensky ha espresso la disponibilità dell'Ucraina a progetti diretti con gli Stati Uniti, con particolare attenzione ai droni e alle tecnologie correlate, discutendo anche di acquisti e investimenti reciproci. La conversazione ha toccato anche gli sforzi diplomatici, con Zelensky che ha ribadito il supporto ucraino alle proposte americane per una pace stabile e dignitosa.
Mentre i colloqui con gli Stati Uniti procedono, l'Ucraina ha siglato un accordo pionieristico con la Danimarca. Oggi, 4 luglio, a Copenaghen, il ministro ucraino per le Industrie Strategiche, Herman Smetanin, e il ministro danese dell'Industria, Commercio e Affari Finanziari, Morten Bødskov, hanno finalizzato gli accordi che consentiranno alle aziende di difesa ucraine di stabilire nuovi impianti di produzione in Danimarca. Questa intesa rappresenta un passo significativo, dato che la Danimarca era già stata il primo Paese, un anno fa, a finanziare la produzione di armi da parte di imprese ucraine. Ora, come ha sottolineato Smetanin, la Danimarca è diventata il primo Paese verso cui l'Ucraina "esporta le proprie tecnologie di difesa domestiche per la produzione, l'ampliamento e la fornitura all'esercito ucraino". Smetanin ha definito l'accordo un "momento storico e un caso unico per l'industria della difesa ucraina", esprimendo profonda gratitudine per l'assistenza danese e definendo la Danimarca un "vero amico e un alleato incrollabile".
L'intesa prevede anche la rimozione degli ostacoli alla cooperazione e la protezione congiunta delle tecnologie da usi impropri. Bødskov ha ribadito il pieno sostegno della Danimarca all'Ucraina, evidenziando come l'iniziativa non solo contribuirà alla produzione di materiale di difesa per la lotta ucraina per la libertà, ma darà anche un impulso all'industria della difesa danese attraverso la condivisione di esperienze. Questa collaborazione si inserisce nel progetto "Zbroyari: Manufacturing Freedom", lanciato lo scorso 16 aprile con un'allocazione di 200 milioni di corone danesi (circa 28,5 milioni di dollari) per l'acquisto di armi da produttori ucraini. Oleksandr Kamyshyn, consigliere del presidente ucraino per le Questioni Strategiche, ha rimarcato come questa iniziativa vada oltre il semplice aiuto, rappresentando una "cooperazione sostenibile basata su interessi comuni e mutuo beneficio", con l'Ucraina e l'Europa, che produrranno armi insieme per la sicurezza comune, costruendo "l'Arsenale del Mondo Libero".
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