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CLARA MOSCHINI

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El Al, i profitti crollano del 55% nel II Quarter: causa, il conflitto con l'Iran

La quasi totale chiusura dello spazio aereo israeliano è costata all'aviolinea $ 100 milioni

E' confermato: abbandona l'incarico a fine anno l'amministratore delegato Dina Ben Tal Ganancia

La guerra tra Israele e Iran scoppiata a giugno scorso ha colpito duramente El Al, il vettore aereo di bandiera israeliana, che ha visto i suoi profitti del secondo trimestre ridursi del 55%. La chiusura quasi totale dello spazio aereo del Paese per due settimane a seguito degli attacchi missilistici, ha causato alla compagnia una perdita stimata in 100 milioni di dollari.

Secondo i dati diffusi dall'aviolinea in queste ore, nel periodo compreso tra aprile e giugno gli utili sono scesi a 66 milioni di dollari, un calo significativo rispetto ai 147 milioni registrati nello stesso periodo dell'anno precedente. Anche i ricavi sono diminuiti, attestandosi a 777 milioni di dollari, con una riduzione del 7%.

Nonostante le difficoltà, la compagnia ha mantenuto un alto fattore di carico, pari al 93%, nel secondo trimestre, grazie al fatto che molti vettori aerei internazionali avevano sospeso i voli da e per Israele a partire da ottobre 2023. Questa situazione aveva già portato a un aumento dei profitti per El Al nel 2024, sebbene i passeggeri lamentassero un incremento delle tariffe.

In una dichiarazione a parte, il ceo Dina Ben Tal Ganancia ha annunciato che lascerà il suo incarico alla fine del 2025. Nel frattempo, la compagnia continua il suo piano di modernizzazione della flotta, che prevede l'aggiunta di un nuovo Boeing -787 Dreamliner e il ritorno in servizio di due Boeing -737 nel 2026.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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