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Ce sfida Madrid su bagagli a mano: avviata procedura d'infrazione contro le multe a vettori aerei

Contestata sanzione da €179 mln a 5 low-cost per oneri su servizi accessori

La multa violerebbe la libertà tariffaria. La Spagna, tramite il ministro per i Diritti dei consumatori, difende la propria posizione e annuncia il ricorso al Tribunale Ue, mentre Ryanair risponde riducendo i voli

La Commissione europea ha aperto formalmente una procedura d'infrazione (INFR (2025) 4019) contro la Spagna in merito alle multe da 179 milioni di euro inflitte nel 2024 a cinque compagnie aeree a basso costo (Ryanair, easyJet, Norwegian, Vueling e Volotea) per le tariffe applicate al bagaglio a mano e altri servizi accessori. La Commissione ritiene che la legislazione nazionale spagnola, in particolare la legge sulla navigazione aerea, non sia pienamente in linea con il diritto dell'Unione europea sui servizi aerei. Secondo la notifica formale inviata a Madrid mercoledì 8 ottobre scorso, le misure spagnole limitano la libertà ddei vettori aerei di fissare i prezzi per i servizi aggiuntivi.

La posizione della Commissione e il nodo del bagaglio

Nel suo comunicato, l'organo esecutivo dell'Ue ha sottolineato che sebbene la Corte di Giustizia dell'Unione europea (CgUeE) abbia stabilito che il bagaglio a mano debba essere, in linea di principio, gratuito a condizione che rispetti ragionevoli requisiti di peso e dimensioni, il bagaglio che eccede tali requisiti è invece soggetto alla libertà delle compagnie aeree di fissare i prezzi. La Commissione sostiene che la legge spagnola impedisca alle compagnie di imporre un costo aggiuntivo per il trasporto di qualsiasi bagaglio a mano, limitando così la loro capacità di differenziare i servizi tariffari che includono o meno un supplemento per il bagaglio più grande.

La Spagna ha ora due mesi di tempo per rispondere alle obiezioni sollevate. In caso di mancata risoluzione, il procedimento potrebbe culminare nel deferimento del caso alla CgUe.

Lo scontro politico e la reazione delle compagnie

Il ministro spagnolo per i Diritti dei consumatori, Pablo Bustinduy, ha criticato con fermezza la decisione di Bruxelles. "È deplorevole che la Commissione europea abbia deciso di schierarsi apertamente come avvocato difensore di questa manciata di grandi multinazionali che stanno traendo profitto a spese dei diritti dei consumatori," ha dichiarato il ministro, confermando l'intenzione del governo di difendere la propria posizione "con tutto il rigore" di fronte al Tribunale dell'Ue. Le multe spagnole, imposte per pratiche ritenute "abusive" (che includevano anche il costo per la stampa della carta d'imbarco e la selezione del posto per accompagnare minori), sono già oggetto di ricorso presso i tribunali spagnoli, che a giugno ne avevano temporaneamente sospeso l'esecuzione, consentendo alle compagnie aeree di mantenere le loro politiche tariffarie.

Parallelamente, Ryanair è intervenuta nella disputa annunciando l'8 ottobre la riduzione di 1,2 milioni di posti nel suo programma estivo 2026 per la Spagna regionale e la cessazione di tutti i voli da e per l'aeroporto delle Asturie. L'amministratore delegato del Gruppo, Michael O’Leary, ha collegato direttamente i tagli sia alle "multe illegali" imposte dal ministro Bustinduy sia all'aumento delle tariffe aeroportuali di Aena, l'operatore aeroportuale spagnolo, accusando il governo di non agire contro gli aumenti tariffari e di ostacolare la crescita del traffico regionale (vedi AVIONEWS).

A sostegno della posizione delle aerolinee si è schierata anche Airlines for Europe (A4E), l'associazione delle compagnie aeree europee, che ha difeso la "scelta del consumatore". In una nota, A4E ha sostenuto che dovrebbero essere i passeggeri a decidere per quali servizi pagare, non i regolatori, ribadendo che l'inclusione di un pezzo di bagaglio a mano nell'offerta base è già una prassi tra i suoi membri (vedi AVIONEWS).

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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