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Airbus consegna il quarto modulo di servizio europeo per Artemis IV

Pronto a lasciare gli stabilimenti per essere spedito in Florida

Il quarto Modulo di servizio europeo (ESM-4) è pronto a lasciare gli stabilimenti Airbus di Brema, in Germania, per essere spedito al Kennedy Space Center della Nasa, in Florida. All’arrivo sarà sottoposto a test ed integrato con il modulo dell’equipaggio Orion in preparazione per la prossima fase del programma Artemis della Nasa.

Realizzato da Airbus per conto dell’agenzia spaziale europea (Esa, European Space Agency), l’ESM-4 sarà una componente fondamentale della missione Artemis IV, che prevede la permanenza e il lavoro degli astronauti nella prima stazione spaziale lunare dell’umanità, Gateway, la quale aprirà nuove opportunità per la ricerca scientifica e per la preparazione delle future missioni umane su Marte.

I moduli ESM assicurano la propulsione, la potenza elettrica, il controllo termico e l'approvvigionamento di acqua ed ossigeno per gli astronauti. E' installato sotto il modulo dell’equipaggio ed insieme formano la navicella Orion. Thales Alenia Space Italia fornisce il sistema di controllo termico che mantiene i moduli dell’equipaggio Orion tra i 18 ed i 24 °C, disperdendo il calore in eccesso e proteggendo al contempo dal freddo.

I quattro pannelli solari di Orion generano 11,2 kW di elettricità, una quantità sufficiente ad alimentare due abitazioni per quattro persone sulla Terra. Solo circa il 10% dell’energia è destinata all’ESM, mentre il restante 90% alimenta le batterie e le apparecchiature del modulo dell’equipaggio. La missione Artemis I ha dimostrato che i pannelli solari sono stati in grado di produrre leggermente più energia del previsto, e questa energia aggiuntiva sarà utile man mano che il programma Artemis evolve.

L’energia immagazzinata nelle batterie del modulo dell’equipaggio è fondamentale per garantire che la navicella Orion disponga di alimentazione anche quando il Sole è oscurato. Le batterie forniscono inoltre energia per un rientro sicuro quando l’ESM si separa dal modulo dell’equipaggio al termine della missione.

Per consentire agli astronauti di concentrarsi sui compiti più importanti, l’elettronica a bordo dell’ESM, controllata dal modulo dell’equipaggio, assicura un elevato livello di autonomia, come la regolazione della temperatura e la rotazione delle ali solari per seguire il Sole.

Orion è dotata di 33 motori installati sull’ESM per garantire spinta e capacità di manovra. Il motore principale, un motore di manovra orbitale dello Space Shuttle (OMS-E) riutilizzato e fornito dalla Nasa, genera 26,5 kilonewton di spinta. Questo consente di superare il campo gravitazionale terrestre, effettuare l’accensione di iniezione translunare e inserirsi nell’orbita lunare. Otto propulsori ausiliari servono da riserva dell’OMS-E e per le correzioni orbitali. Sono inoltre presenti 24 motori più piccoli per il controllo d’assetto nello spazio, che permettono alla navicella di ruotare o modificare l’inclinazione durante le manovre di attracco.

red/f - 1266544

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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