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L'11 settembre un 747 rischiò di essere abbattuto per errore
New York, Usa - Incomprensioni fra piloti e controllori fecero sfiorare la strage
Si è saputo solo un anno dopo della pericolosissima serie di incomprensioni nelle comunicazioni bordo-terra che condussero un Jumbo coreano a finire nel mirino dei caccia americani. Subito dopo l'impatto dei primi due velivoli contro le Torri Gemelle, le autorità statunitensi ordinarono l'atterraggio a tutti i 4546 aerei in volo in quel momento sugli States temendo che almeno 11 di essi fossero stati dirottati. In quel momento il volo Korean Air 85, proveniente da Seul e diretto a New York, entrava nello spazio aereo dell'Alaska mentre, a causa di una drammatica incomprensione, i piloti inserivano nel trasponder il codice "7500" che significa "dirottamento in corso". Immediato fu il decollo di due F-15 che misero l'aereo, con 215 persone a bordo, nel loro mirino mentre a terra venivano evacuati tutti i possibili obiettivi. La vicenda si concluse con l'atterraggio del Boeing a Whitehorse e la presa in consegna dei piloti da parte delle autorità canadesi.
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