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Venti anni fa il disastro aereo di Milano-Linate

Collisione a terra tra due velivoli provocò 118 vittime

A distanza di poco meno di un mese dagli attacchi aerei in Usa, nello stesso anno 2001 avvenne un'altra tragedia. 

Era la mattina (ore 8:10) di lunedì 8 ottobre del 2001 quando all'aeroporto di Milano-Linate si verificò una collisione sulla pista tra un aereo MD-87 di Scandinavian Airlines ed un Cessna Citation CJ-2 e che provocò la morte di 118 persone. 

Il velivolo della compagnia scandinava in fase di decollo (volo SK686) era diretto a Copenaghen: c’era anche una fitta nebbia quel giorno, senza dimenticare l’assenza del radar di terra. Il Cessna venne autorizzato a decollare ed il pilota (a bordo insieme a tre persone) sbagliò ad imboccare la pista, prendendo la R6 al posto della R5 (anche a causa di una segnaletica logora e poco visibile). Si ritrovò così in mezzo alla pista in cui stava decollando l’MD-87. 

Quest’ultimo stava sopraggiungendo in direzione opposta a ben 270 chilometri orari, centrò in pieno l’aereo più piccolo, uccidendo sul colpo i quattro occupanti. Il velivolo diretto in Danimarca risultò talmente danneggiato da non riuscire a decollare e da schiantarsi contro un magazzino in cui venivano smistati i bagagli. Si innescò immediatamente un vastissimo incendio che causò la morte delle persone che si trovavano a bordo (104 passeggeri e sei membri d’equipaggio), ma purtroppo anche a terra (quattro addetti allo smistamento). 

Nella tragedia ci fu soltanto un collega, unico superstite Pasquale Padovano che a distanza di tanti anni porta ancora i segni molto evidenti delle ustioni profonde, nonostante abbia subito moltissime operazioni chirurgiche.

red - 1239487

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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