La sezione europea di Airports Council International (Aci Europe) ha diffuso di recente gli ultimi dati sullo stato operativo attuale degli aeroporti del vecchio continente, ammettendo l'esistenza di "vincoli significativi" che ostacolano la piena ripresa del trasporto aereo. Da settimane si registrano numerose segnalazioni di scali congestionati. Di recente la direzione dell'aeroporto olandese di Amsterdam-Schiphol ha chiesto alle aviolinee di cancellare le prenotazioni nel fine-settimana per far fronte all'intenso flusso di viaggiatori. 

Tutto ciò sta accadendo perché durante la pandemia di Covid-19 le società di gestione aeroportuale hanno operato tagli sul personale, in particolare gli operatori della sicurezza, nel tentativo di scongiurare le perdite durante le ripetute chiusure legate. Adesso, con l'aumento delle prenotazioni che si preannuncia molto intenso in vista dell'estate, gli scali europei non sono in grado di far fronte alla domanda di viaggi. 

Un anno fa i terminali erano deserti, ma oggi le aree lounge degli aeroporti sono piene di turisti che attendono solo che il proprio aereo decolli per portarli alla scoperta di nuove destinazioni che gli facciano dimenticare due anni di pandemia, morti e lockdown vari. Secondo Aci Europe, infatti, a marzo 2022 gli aeroporti del continente hanno accolto il 65,9% del volume di passeggeri transitati nello stesso mese del 2019, mentre lo scorso anno ne erano stati ospitati il 41% rispetto al periodo precedente la crisi.

"La sfida immediata è quella di gestire l'improvviso aumento del traffico, dato che la pandemia ha avuto l'effetto di ridurre enormemente le risorse degli aeroporti e dell'assistenza a terra", ha affermato il direttore generale di Aci Europe, Olivier Jankovec, nel presentare i dati sull'operatività degli scali continentali.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.