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Usa: inflazione ed altri ostacoli ai viaggi

Tariffe compagnie aumentate +24% in un anno

Dopo la fine delle più dure restrizioni anti-pandemia applicate ai collegamenti transfrontalieri, nel settore del trasporto aereo statunitense si registra un deciso aumento della domanda di viaggi in vista della stagione estiva, ma i passeggeri americani sono alle prese con problemi emergenti: l'inflazione ed il conseguente aumento dei costi dei biglietti.

"Sono rimasta scioccata dal fatto che il biglietto aereo per un volo diretto Boston-New Orleans sarebbe costato 900 dollari", ma "a causa della pandemia questi sono i primi incontri di persona, e c'è molta eccitazione", racconta l'accademica Liz Covart al quotidiano "Wall Street Journal", che viaggia spesso per partecipare a conferenze. 

A marzo 2022 i prezzi sono aumentati in media dell'8,5% rispetto allo stesso mese dell'anno prima, secondo l'indice dei prezzi al consumo del dipartimento del lavoro. Si tratta del tasso più alto registrato negli ultimi quattro decenni. Questo ha fatto impennare i costi in tutti i settori: dall'energia con il gas che segna +50% al +24% sulle tariffe delle compagnie mentre, senza dimenticare il +14% sul noleggio auto. 

Secondo un sondaggio di Bank of America il 62% degli intervistati prevede di viaggiare più del solito nei prossimi 12 mesi ed il 41% ha dichiarato di voler recuperare i viaggi precedentemente cancellati. Tuttavia, oltre il 40% delle oltre mille persone ascoltate ha dichiarato che l'aumento dei prezzi dell'energia e dei carburanti li farà viaggiare di meno, mentre il 28% ha affermato che potrebbero recarsi in mete più vicine per compensare i costi più alti. 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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