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CLARA MOSCHINI

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Svolta climatica mette i voli d'affari in difficoltà

Le aziende impongono ai dipendenti meno viaggi e penalità per chi vola troppo

L'utilizzo dell'aeromobili per andare al lavoro sta diventando sempre più difficile nelle grandi aziende. È il primo e più visibile effetto delle pressioni nel settore del trasporto aereo per raggiungere al più presto gli obiettivi di sostenibilità ambientale raccomandati dagli organismi internazionali. Un fenomeno che non riguarda solo le aviolinee o le società aeroportuali, ma anche le imprese, specie le più grandi, come le multinazionali. 

Queste ultime, in particolare, avendo più sedi sparse nel mondo, impongono spostamenti frequenti a manager, funzionari e dirigenti. Basta prendere per esempio il gruppo assicurativo Swiss Re, che ha 14.000 dipendenti: per rispettare la nuova policy aziendale sul rispetto dell'ambiente (dimezzare le emissioni di Co2 in 4 anni), ora occorre che chiunque motivi dettagliatamente le ragioni di un eventuale viaggio; inoltre i costi dell'inquinamento verranno decurtati dai premi aziendali.

Lo stesso vale per tante altre società e Gruppi che oggi non possono non perseguire nuovi obiettivi aziendali basati sul dimezzamento delle emissioni nocive. E così si diminuisce l'utilizzo della plastica nei distributori e nel servizio catering, si ammoderna la flotta con vetture elettriche, le riunioni on-line subentrano a quelle di persona. Tra l'altro, sono azioni premiate da società specializzate con punteggi di merito.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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