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Caos trasporto aereo: sindacati difendono lavoratori

Chieste maggiori retribuzioni e tempi più umani: "Raggiunto limite massimo di ore consentite"

Prima gli aeroporti europei bloccati da lunghe file di passeggeri in attesa di imbarcarsi o di ritirare la valigia, poi una lunga serie di scioperi da parte di vari vettori aerei low-cost. Una situazione che preoccupa anche il ministero dei Trasporti e della mobilità sostenibili, che per questo motivo ha convocato un tavolo con la Società nazionale per l'assistenza al volo (Enav) e l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac).

I sindacati accusano le compagnie di impiegare poco personale e chiedere troppo: "È inizio luglio e sono al limite massimo delle ore consentite dalle norme", con i dipendenti che affrontano in media quattro voli al giorno per cinque giorni di seguito, il tempo tra un volo ed un altro è di 25 minuti "che tra discesa e salita passeggeri e pulizia sono praticamente nulli", spiega Filt Cgil. 

Tutte le aviolinee con personale basato in Italia dovrebbero retribuire almeno il minimo stabilito dal contratto collettivo, ma sono quasi tutte fuori norma aggiungono i sindacati: "È difficile quantificare. Il Ccnl (Contratto collettivo nazionale di lavoro) considera due elementi: inquadramento ed anzianità. Già queste compagnie non riconoscono l’anzianità ma in media un assistente di volo all’inizio, che vola al limite delle ore massime previste quindi 100 al mese, guadagna intorno ai 1300 Euro. Di media dovrebbero essere il 30 per cento in più". 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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