Aeroporti affollati, collegamenti aerei cancellati o in ritardo di ore, bagagli smarriti. Alcuni dei principali hub europei sono in affanno. La scelta della società di gestione dello scalo Londra-Heathrow di limitare a 100.000 i transiti giornalieri fino all'11 settembre è un segnale plateale della situazione di disagio che i viaggiatori estivi stanno vivendo. 

Per questo motivo nelle ultime settimane le compagnie aeree europee hanno cancellato oltre 100.000 voli in programma tra giugno e settembre, ma il dato è destinato ad aumentare. Anche perché l'obiettivo di queste scelte è quello di evitare l'affollamento negli aeroporti. Tuttavia, potrebbe non bastare. Basti pensare che in questi giorni allo scalo di Bruxelles il 72% degli aerei è decollato o atterrato in ritardo.

Le situazioni più caotiche si registrano nel Regno Unito, nei Paesi Bassi, in Germania, in Francia, in Belgio ed in Scandinavia. Tuttavia, i ritardi si ripercuotono sull'intero flusso continentale, in particolare sugli scali di Spagna, Portogallo, Grecia ed in Italia. I disagi sono causati soprattutto della mancanza di personale aeroportuali, di piloti ed assistenti di volo nelle aviolinee. A complicare la situazione ci sono anche gli scioperi, indetti in particolare dai lavoratori delle aviolinee low-cost.

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.