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Aeroporti Ue gestiscono altri 660 milioni di passeggeri nei primi sei mesi

Trasporto cargo e movimenti -ALLEGATO

L'ente aeroportuale continentale Aci Europe ha pubblicato ieri il resoconto sul traffico aereo relativo al mese di giugno, al secondo trimestre ed al primo semestre (1H) 2022.

Crescita esponenziale dei passeggeri guidata dal mercato Ue+ nella prima metà dell'anno

Il traffico-passeggeri nella rete aeroportuale europea è aumentato del +247% nel primo semestre del 2022 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con il risultato che gli scali di tutto il continente gestiscono altri 660 milioni di passeggeri aerei.

L'incremento è stato trainato prevalentemente dal traffico internazionale (+381,2%) piuttosto che da quello domestico (+88,5%). Il dato è stato anche molto concentrato nel secondo trimestre (+245,9%) a seguito dell'allentamento a partire da marzo delle restrizioni relative alla variante Omicron per i viaggi all'interno dell'Europa e per un numero crescente di mercati esterni.

Gli aeroporti Ue+ hanno registrato di gran lunga il maggiore aumento in termini di traffico-passeggeri nel primo semestre con un +348,9%, ed un conseguente incremento in fatto di volume di passeggeri a 635 milioni dai 140 milioni paragonato allo scorso anno. All'interno del blocco Ue, gli aeroporti in Irlanda (+1125%), Regno Unito (+833%), Slovacchia (+842,2%), Ungheria (+784,8%) e Danimarca (+611,8%) hanno tutti registrato incrementi straordinari.

Nel frattempo, nel primo semestre si è registrata una crescita più moderata, ma comunque significativa, del traffico-passeggeri negli aeroporti del resto d'Europa attestandosi a +58,3%.

Il dato riflette il fatto che tali mercati erano stati generalmente soggetti a restrizioni meno rigorose sia a livello locale che per i viaggi durante la pandemia ed avevano iniziato a riprendersi prima rispetto al mercato Ue+. Il risultato è avvenuto in particolare per gli aeroporti in Turchia (+96,3%) ma anche in mercati minori come Armenia (+75,6%) e Kazakistan (+11,5%), con gli scali in Israele (+328,9%) che costituiscono l'eccezione ed a seguito di una dinamica simile a quelli Ue+. L'andamento del mercato extra-Ue+ riflette anche l'impatto della guerra sugli aeroporti ucraini, con sanzioni internazionali che pesano sugli scali di Russia (-3,6%) e Bielorussia (-16,7%).

Trasporto-merci e movimenti

Il traffico-cargo attraverso la rete aeroportuale europea ha registrato guadagni limitati nel primo semestre a -0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con aeroporti Ue+ a -0,2% e quelli nel resto d'Europa a -5,7%.

Il risultato riflette l'impatto più ampio della guerra in Ucraina sulle catene di approvvigionamento, che ha portato il traffico-merci ad una tendenza al ribasso a partire dallo scorso febbraio, con il mese di giugno che chiude a -4,5% (-3,8% negli aeroporti Ue+ e -9,2% per quelli nel resto d'Europa). Il dato non ha cancellato tutti i guadagni realizzati nella ripresa: il traffico delle merci nel primo semestre è rimasto a +5% al di sopra dei livelli pre-pandemia del 2019.

I movimenti di aeromobili hanno mostrato un rialzo equivalente a +127,9% nel primo semestre e +84,1% a giugno rispetto agli stessi periodi dell'anno scorso.

La versione integrale del resoconto (tre pagine) è allegata a questa AVIONEWS.

Allegati
red/f - 1246072

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