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"La privatizzazione di ITA Airways è una scelta politica"

Cesa (Udc): "Trattativa incompatibile con affari correnti di un Governo dimissionario"

La procedura di privatizzazione della compagnia di bandiera ITA Airways va avanti a rilento. Al momento si valuta l'introduzione di una penale multimilionaria per blindare la trattativa tra l'attuale Governo e la cordata che ha presentato l'offerta. Ma le elezioni nazionali (25 settembre) appaiono come una spada di Damocle che pende sul dossier. Sindacati ed aziende interessate all'acquisto premono per chiudere l'affare. La politica è divisa tra chi vuole aspettare l'elezione del nuovo Esecutivo e chi intende lasciare la questione fuori dalla campagna elettorale.

"Che un Governo dimissionario a Camere sciolte proceda a scegliere il soggetto a cui cedere la maggioranza della compagnia di bandiera è un atto incompatibile con gli 'affari correnti' che rientrano oggi nella competenza dell'Esecutivo", sostiene il segretario nazionale dell'Unione di centro (Udc), Lorenzo Cesa.

"Si tratta al contrario di una scelta politica per eccellenza, che deve essere affidata al nuovo Governo: impossibile considerare 'ordinaria amministrazione' una decisione da cui dipendono il piano industriale, il destino dei lavoratori, i poteri del socio pubblico della governance, il ruolo di Fiumicino come hub soprattutto per attrarre turismo nel nostro Paese e sostenere quindi la prima industria dell'Italia".

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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