L'eccessivo inquinamento degli aerei privati entra a far parte della campagna elettorale. Ad introdurre l'argomento sono i partiti politici Sinistra Italiana e Verdi, secondo cui occorre sospendere il loro utilizzo smodato. Una proposta che alimenta le polemiche in Italia, ma che in Francia, il maggiore mercato dell'aerospazio di Europa, è un tema prioritario, da cui dipendono gli equilibri politici del Paese. 

"Inquinano come pazzi. Abbiamo sottomano serissimi studi scientifici: ogni passeggero di un jet privato inquina quanto 50 passeggeri di linea. Non ce lo possiamo permettere, né sotto il profilo ambientale, né energetico. Non dico di vietarli per sempre, di questo se ne potrà discutere in seguito, ma sicuramente sospenderli in questa fase", sostiene il leader nazionale del partito politico dei Verdi, Angelo Bonelli. 

Gli fa eco il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: "È chiaro che non basta intervenire in Italia, ma il dibattito su questo aspetto esiste ed è aperto in tutta Europa. Anche il governo Macron in queste settimane si pone il problema di una regolamentazione e di una stretta ai voli". Oltralpe se ne occupa anche il governo e per stimolare un intervento il leader nazionale dei Verdi francesi, Julien Bayou, ha chiesto di "bandire tutti i jet privati".

Di tutt'altro avviso l'economista Luigi Marattin (Italia Viva), che ironizza: "Risultano 133 jet privati registrati fiscalmente in Italia. Sicuramente abolendoli si risolve il problema dell'ambiente nel mondo". Rincara la dose il governatore della Liguria, Giovanni Toti (Italia al Centro): È "invidia sociale che diventa proposta politica. Il genio che vorrebbe vietare i jet privati ha pensato che gli ultimi a rimetterci sarebbero i ricchi che li usano? Perderebbero il posto di lavoro coloro che a quei jet fanno manutenzione, il personale degli aeroporti che si occupa di quei voli. Ci rimetterebbero turismo e strutture che con il mercato di lusso creano occupazione".