I sindacati dei dipendenti francesi del Gruppo Airbus, specializzato in difesa ed aerospazio, chiedono all'azienda di compiere un nuovo sforzo per adeguare i salari all'inflazione galoppante che segna +6% ad agosto (era il 2,8% a fine 2021). La proposta arriva solo sei mesi dopo avere ottenuto il più alto adeguamento salariale degli ultimi 20 anni, con i rappresentanti dei lavoratori che spingono per adottare diverse possibilità di pagamento.

"Non è perché lavoriamo in Airbus che la questione dei salari non è primordiale. I dipendenti ci dicono oggi che è difficile per loro con l'aumento dei prezzi della benzina, dell'energia ma anche dei prodotti di uso quotidiano. La metà dei dipendenti ha ottenuto un aumento generale del 2%, ma alla luce dell'attuale inflazione, solo quest'anno stanno perdendo circa il 4% del loro potere d'acquisto", spiega il coordinatore della Confédération française des travailleurs chrétiens di Airbus, Florent Veletchy. 

La confederazione francese dei lavoratori cristiani è stata la prima a scendere in campo pubblicamente, rendendo noto un comunicato-stampa alla fine della scorsa settimana per chiedere la riapertura delle trattative salariali. In precedenza i dipendenti di Airbus hanno ottenuto un aumento salariale del +6,8% in 24 mesi, di cui il 3,9% per il periodo luglio 2022-giugno 2023 (2% di aumento generale e 1,9% individuale) ed un minimo del 2,9% (1% generale e 1,9% individuale) per il 2023-2024.