La vertenza dell'ex-vettore aereo Air Italy si conclude, come molti si aspettavano, con il via libera alle procedure di licenziamento dei circa 1500 dipendenti, di cui 800 basati in Sardegna e gli altri in Lombardia. I rappresentanti dei lavoratori puntano il dito contro "le promesse fatte dalla politica" e chiedono alle istituzioni di concretizzare le "roboanti dichiarazioni" per tutelare "lavoratori ad alta professionalità, ma con specializzazione settoriale ed età anagrafica che ne rendono difficile la ricollocazione". 

Il segretario regionale di Associazione nazionale professionale assistenti di volo (Anpav), Marco Bardini, aggiunge: "I rappresentanti dei lavoratori di Air Italy sono stati ricevuti, invano, da tutte le istituzioni nazionali ed europee e financo da Papa Francesco. Da tutti, tranne che dal presidente Christian Solinas  (presidente Regione Sardegna, NdR) al quale rinnoviamo per l'ennesima volta la nostra richiesta di convocazione e di sostegno. Richiesta che estendiamo a quanti si sono candidati a governare il Paese e che in questi giorni di campagna elettorale ci stanno chiedendo il voto", 

"Il licenziamento dei lavoratori Air Italy -conclude- stride con le trionfalistiche dichiarazioni delle gestioni aeroportuali di crescita a due cifre dei numeri dei passeggeri transitati negli scali sardi ed italiani. E stride anche con le cancellazioni, per mancanza di personale, di voli da parte dei vettori stranieri che si sono impossessati del mercato italiano dopo la distruzione di tutte le compagnie nazionali".