L'impennata della domanda di viaggi in aereo e la ripresa dei collegamenti intercontinentali operati da vettori aerei basati in Cina solleva tensioni tra Pechino e l'Occidente. Il nodo della questione è il fatto che le compagnie del Dragone stiano utilizzando lo spazio aereo russo, invece che ridisegnare le rotte come vorrebbe la comunità internazionale. 

"Non vedo alcuna volontà di rimuovere le sanzioni economiche contro la Russia mentre la guerra continua. Ciò avrà chiaramente un grande impatto sui flussi di traffico aereo tra l'Europa e l'Asia. Penso che inizierà anche a sollevare domande da parte dei vettori europei sul fatto che sia giusto che alcune aviolinee possano viaggiare in Europa attraverso lo spazio aereo russo ed altre no", ha spiegato il direttore generale dell'International Air Transport Association (Iata), Willie Walsh, intervistato dall'agenzia di stampa britannica ""Reuters". 

In particolare, si osserva che da quando è iniziata la guerra in Ucraina le compagnie occidentali non hanno avuto accesso allo spazio aereo russo, ma gli è stato imposto di ridisegnare le rotte per deviare la parte est-ovest della Russia. Tuttavia, i velivoli cargo cinesi hanno continuato a volarci sopra ed adesso anche gli aerei di linea per il trasporto di passeggeri potrebbero seguire la stessa linea.