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Drone iraniano con pezzi americani

Almeno 52 componenti del Shahed-136 costruite all'estero, soprattutto Usa

Il ministero della difesa dell'Ucraina ha raccolto in un report le analisi compiute sul drone militare iraniano Shahed-136, in uso tra le forze armate russe, abbattuto nell'autunno 2022. Gli esperti avrebbero scoperto che l'aeromobile era stato assemblato anche mediante componenti meccaniche e tecnologiche realizzate da 13 diverse aziende americane. Un fatto che solleva gravi problemi relativi al commercio di armamenti e pezzi di ricambio.

È quanto afferma l'emittente televisiva statunitense "Cnn", che cita documenti ottenuti in esclusiva dall'intelligence ucraina. Per questo motivo a dicembre 2022 la Casa Bianca ha creato una task-force per indagare su come la tecnologia prodotta dagli Stati Uniti e dall'Occidente sia finita nei droni iraniani: tra cui piccoli dispositivi, moduli Gps, motori, semiconduttori. 

Le analisi sul drone militare iraniano Shahed-136 hanno mostrato quanto segue: 52 componenti che costituivano l'aeromobile sono stati costruiti all'estero, di cui almeno 40 sarebbero stati fabbricati negli Stati Uniti. I restanti 12 pezzi sembrerebbero riconducibili ad aziende basate in Canada, Svizzera, Giappone, Taiwan e Cina; ciò mette in crisi l'amministrazione Biden, dato che Washington ha imposto da anni sanzioni e restrizioni sulle esportazioni verso l'Iran. 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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