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Guerra ucraina: Italia su invio corazzati

Tajani: "Italia non fa parte del dibattito sull'invio di carri armati in Ucraina"

Il ministro degli Affari esteri italiano, Antonio Tajani, ha chiarito la posizione dell'Italia in merito alla questione dell'invio di carri armati a Kiev per sostenere le forze armate ucraine nella guerra contro la Russia. 

Sull'argomento ieri era intervenuto anche il capo del nostro dicastero per la Difesa, Guido Crosetto, che aveva dichiarato: "Trovo assurdo che le altre Nazioni facciano pressioni" e "sono convinto che alla fine la Germania farà quello che deve fare". 

L'Italia "non fa parte del dibattito sull'invio di carri armati in Ucraina". Roma "si è impegnata insieme ai francesi per la consegna di sistemi di difesa anti-missili ed il lavoro prosegue in quella direzione", aveva affermato Tajani a margine del consiglio degli affari esteri a Bruxelles, confermando che della questione si è discusso nella riunione dei 27, ma che il confronto proseguirà a livello "bilaterale". 

"Il consiglio ha confermato l'atteggiamento di sostegno all'Ucraina e l'unità politica dell'Ue e faremo di tutto perché possa difendersi dall'aggressione russa. L'Italia farà la sua parte, fermo restando che l'obiettivo finale è quello della pace, evitando però la resa dell'Ucraina. La pace passa attraverso l'indipendenza dell'Ucraina e se questo significa la sua vittoria così sia", ha concluso Tajani.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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