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Conflitto ucraino: Roma valuta settimo decreto

Possibile invio di droni armati per contrastare offensiva russa in primavera

A pochi giorni dall'approvazione del sesto decreto aiuti (umanitari e militari) a sostegno dell'Ucraina, invasa militarmente dalla Russia ormai quasi un anno fa, il Governo Meloni starebbe già lavorando al settimo decreto. Tra le forniture previste ci sarebbero nuovi armamenti che consentirebbero a Kiev di resistere all’offensiva russa in programma con l'arrivo della primavera.

Questa prospettiva, rimarcata dalla richieste di Kiev, ha spinto vari Paesi membri della North Atlantic Treaty Organization (Nato) ad approvare l'invio di carri armati, l'armamento offensivo per eccellenza dell'esercito. Una soluzione che mira a contrastare gli attacchi russi condotti con veicoli corazzati, utilizzando mezzi tecnologicamente superiori come arma di difesa.

Dal canto suo l'Italia, secondo fonti vicine al governo, starebbe preparando un nuovo invio di droni militari. Inoltre, Roma non escluderebbe la possibilità di inviare missili a lunga gittata. Tuttavia, va detto, ad oggi la Nato ha rispettato le limitazioni sull’assegnazione di questi armamenti a Kiev, per evitare un coinvolgimento diretto nel conflitto, che già adesso, secondo le norme internazionali, si configura come "cobelligeranza".

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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