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Aeroporto Hong Kong vede ripresa

Nel 2023 frutto investimenti sullo scalo fatti durante pandemia

Grazie agli investimenti infrastrutturali compiuti durante la pandemia, l'aeroporto internazionale cinese di Hong Kong ha resistito alla crisi sanitaria ed ora guarda con maggiore fiducia alla ripresa del settore, con la domanda di viaggi in aumento che fa stimare un volume di traffico-passeggeri sempre più vicino alla performance registrata nel 2019. 

"Il traffico-passeggeri allo scalo di Hong Kong ha iniziato a riprendersi nell'ultimo trimestre del 2022. Abbiamo anche un buon inizio del 2023 con la ripresa dei normali viaggi con la terraferma. Siamo fiduciosi che il traffico-passeggeri continuerà a riprendersi", ha dichiarato l'amministratore delegato dello scalo cinese, Fred Lam

Prima della pandemia l'aeroporto di Hong Kong era il principale hub commerciale dell'Asia, che gestiva 74,69 milioni di passeggeri e 427.725 voli (dati 2018). L'aerostazione, nuova di zecca, rivaleggiava con gli hub di Atlanta (Stati Uniti), Londra (Europa) e Dubai (Medio Oriente). Tuttavia, il Covid-19 aveva trasformato l'aeroporto di Hong Kong in una città fantasma con 160.665 voli e 8,84 milioni di passeggeri (dati 2020), poi crollati a 1,35 milioni (dati 2021). 

Tutto ha cominciato a cambiare, infatti, con l'impennata della domanda di viaggi su rotte internazionali durante il capodanno cinese. Il gestore aeroportuale ha affermato che gli aumenti più significativi sono arrivati con i collegamenti verso il sud-est asiatico ed il Giappone. Nel 2023 si raccoglieranno i frutti degli investimenti passati per la realizzazione della terza pista.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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