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Drone abbattuto (2): la posizione italiana

Tajani: "Segnali di fermezza da Mosca e Washington, ma vogliono evitare casus belli"

Il ministro della difesa russo e statunitense, Sergei Shoigu e Lloyd Austin, si sono parlati al telefono in queste ore per disinnescare la bomba diplomatica pronta ad esplodere dopo l'abbattimento martedì di un drone militare statunitense General Atomics MQ-9 "Reaper" in seguito ad una collisione con un aereo militare russo Sukhoi Su-27. 

"I segnali che lanciano Mosca e Washington sono di fermezza, ma il tentativo è di cerare di non trasformare la vicenda in un casus belli". "Meno male che c'è una minima apertura di dialogo e possibilità di confronto fra americani e russi", ha dichiarato il ministro degli Affari esteri italiano, Antonio Tajani, intervistato dall'emittente televisiva italiana "Sky Tg24". 

"I militari impegnati lungo la frontiera della Nato e dell'Unione europea devono essere attenti ad intervenire. Basta poco per avere un incidente. Può capitare un errore, una reazione improvvisa di un pilota. Tutti coloro che sono impegnati in prima linea devono avere i nervi saldi. Qualsiasi linea di contatto è fondamentale che venga tenuta aperta" e "hanno fatto bene i due ministri della difesa a parlarsi ed a gettare acqua sul fuoco", ha aggiunto il ministro ieri sera nel programma televisivo "Porta a porta" su "Rai 1".

Sull'argomento leggi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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