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Stati Uniti: quadruplicati reclami ai vettori aerei

Raggiunta quota 60.732 nel 2022 causa cancellazioni e ritardi record

Negli scaffali del governo federale degli Stati Uniti si impila una quantità record di ricorsi contro i vettori aerei. Il numero di reclami sporti dai passeggeri ed inviati al dipartimento dei trasporti, alle agenzie di viaggio ed ai siti di prenotazione di biglietti ha raggiunto quota 60.732 nel corso del 2022. Per avere contessa della tendenza basti pensare che erano 15.342 nel 2019, l'anno pre-pandemia.

È quanto emerge dall'analisi condotta da Public Interest Research Group (Pirg) dell'associazione che tutela i diritti dei consumatori. Il numero dei reclami si è quindi quadruplicato negli ultimi tre anni. Tutto ciò sebbene, a causa della pandemia, il numero di passeggeri aerei sia sceso a 799 milioni nel 2022 (erano 886 milioni nel 2019). La maggior parte delle segnalazioni riguardano cancellazioni dei voli e ritardi nell'ottenere i rimborsi economici dei biglietti aerei. 

Il conteggio dei reclami non include quelli inviati direttamente alle compagnie aeree, il che fa capire la mole di ricorsi. Tra i record passati figurano i 60.000 del 1997 ed i 102.550 del 2020. Sul dato 2022 influiscono le 190.038 cancellazioni di voli nazionali ed 1,4 milioni di ritardi, numeri che non si vedevano dal 2001 (ad eccezione del 2020 che ha il record di cancellazioni) dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre. 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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