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Leonardo: la storia si ripete

Mariani o Cingolani: chi vincerà per lo scettro del comando

Nel Gruppo Leonardo è in atto da settimane una combattuta partita interna sugli incarichi. Si tratta della composizione della squadra che affiancherà il nuovo amministratore delegato, Roberto Cingolani, nella guida di una delle più importanti società italiane operante nei settori aerospazio, difesa e sicurezza, dove competerà con altre agguerrite realtà internazionali. Tutto potrebbe essere definito in vista dell'assemblea del 9 maggio. 

L'ultimo chiaro segnale di questa partita è il rifiuto di assumere la carica di direttore generale da parte di Lorenzo Mariani, attuale amministratore delegato dell'azienda missilistica Mbda Italia. A motivo di questa scelta ci sarebbero incompatibilità con l'attuale management. Il perché è presto spiegato: Mariani in qualità di direttore generale (figura professionale che prevede l'assunzione nell'organico aziendale), avrebbe chiesto alcune deleghe che Cingolani non sarebbe stato disposto a concedere, poiché ciò avrebbe implicato una perdita del controllo manageriale. 

Detto diversamente: è una questione di comando. Secondo alcuni rumor, Mariani, manager di lungo corso nel settore difesa, non avrebbe accettato un passaggio a Leonardo a queste condizioni: ossia in un ruolo privo di un'autonomia gestionale, sottoposto poi alla guida di colui che in alcuni ambienti della Difesa definiscono un "tecnico con scarse competenze nel business della Difesa", ovvero Cingolani. Allo stesso tempo, quest'ultimo vorrebbe mantenere per sé la carica di direttore generale: così, in caso di allontanamento a breve termine dallo scranno di amministratore delegato, riceverebbe una cospicua buona uscita in denaro in quanto dipendente effettivo (direttore generale). 

Queste dinamiche alimentano le indiscrezioni su Cingolani che filtrano dagli ambienti della difesa e da Leonardo: è descritto come inadatto professionalmente e come leader, per carattere, carisma ed assenza di attributi. Va precisato però che ciò accadde già con l'ex-amministratore delegato e direttore generale dell'allora Finmeccanica (oggi Leonardo), Mauro Moretti (2014-2017), sponsorizzato dall'allora presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi. Insomma, tutto ciò conferma che per fare l'amministratore delegato in Leonardo occorrono sponsorizzazioni anche politiche. Ed oggi Cingolani incarna solo alcune sfumature della maggioranza di Governo.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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