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Il mercato aereo africano è penalizzato

Monitoraggio voli intercontinentali rivela che ci sono poche aerolinee

La presenza di poche compagnie che effettuano collegamenti aerei intercontinentali fra il Nord America e l'Africa non rendono questo mercato un grande affare: basta guardare il volume di prenotazioni: 1815 voli nel periodo aprile-giugno 2023. Le numerose aerolinee che invece operano rotte fra il mercato americano ed il Medio Oriente, vuoi anche per il fatto che alcune prevedono uno scalo in Europa, rendono questo mercato molto più appetibile. 

In Africa ci sono circa 14 aeroporti collegati con il Nord America: Abidjan (Costa d'Avorio), Accra (Ghana), Addis Abeba (Etiopia), Algeri, Il Cairo (Egitto), Città del Capo e Johannesburg (Sudafrica), Casablanca e Dakar (Marocco), Lagos (Nigeria), Lomé (Togo), Nairobi (Kenya), Praia (Capo Verde), Tunisi. Sono invece nove gli scali connessi con l'Africa: Montreal e Toronto (Canada), Atlanta, Boston, Chicago-O'Hare, Miami, New York-"Jfk", Newark, Washington-Dulles (Stati Uniti).

I voli sono operati da sole 12 compagnie aeree: otto quelle africane (Air Senegal, Egypt Air, Ethiopian Airlines, Kenya Airways, Royal Air Maroc, Air Algeria, Azores Airlines, Tunisair), due americane (Delta Air Lines, United Airlines) ed una canadese (Air Canada). Questo il risultato: meno operatori uguale meno collegamenti aerei, network poco estesi uguale tariffe spesso più alte.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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