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Privatizzazione Tap Portugal: i nodi della trattativa

Costa: "Obiettivo in sé non è massimizzare entrate derivanti dalla vendita"

Il governo del Portogallo, guidato dal primo ministro Antonio Costa, ha assicurato nelle scorse ore che la procedura di privatizzazione del vettore aereo di bandiera Transportes Aéreos Portugueses (Tap) Portugal, seguirà due precise condizioni: mantenere l'hub aeroportuale presso lo scalo "Humberto Delgado" di Lisbona-Portela; salvaguardare il ruolo strategico dell'aerolinea come pilastro dell'interesse nazionale.

L'esecutivo Costa vuole privatizzare la compagnia entro la fine del 2023. A competere per l'acquisizione ci sono Air France-Klm, i tedeschi di Lufthansa ed International Airlines Group (Iag). Il Gruppo franco-olandese, sfumato l'accordo per acquisire l'italiana ITA Airways, deve ampliare il perimetro del business in Europa per restare competitivo: perciò l’ingresso in Tap è strategico, grazie alle remunerative rotte verso il Brasile e l’Africa. I franco-olandesi potrebbero spuntarla, grazie al fatto che Air France ha completato il rimborso dei sostegni statali ed ha quindi il via libera da Bruxelles per investire in nuove acquisizioni.

In ogni caso, la dichiarazione di Costa fa pensare che il Portogallo voglia mantenere una partecipazione strategica in Tap e non offrirà tutto il suo capitale nella trattativa di privatizzazione. Il governo ha fatto capire che non punterà a massimizzare le entrate derivanti dalla vendita in quanto "in sé non è l'obiettivo centrale".

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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