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Messico: stop all'aeroporto, cercasi 4,2 miliardi

Lavori allo scalo bloccati dal presidente Obrador, che vuole riacquistare obbligazioni

Il governo del Messico potrebbe riacquistare circa 4,2 miliardi di dollari di obbligazioni emesse per finanziare la costruzione di un nuovo aeroporto a Città del Messico, i cui lavori erano iniziati prima che il progetto venisse del tutto accantonato. Lo scalo aveva l'obiettivo di alleviare la pressione del traffico-merci e passeggeri sull'hub aeroportuale internazionale "Benito Juárez" della capitale. Riacquisiti ad oggi 1,8 miliardi su 6 miliardi complessivi.

La riacquisizione delle obbligazioni "è una possibilità" ha dichiarato il viceministro dei trasporti, Rogelio Jimenez Pons, annunciando possibili colloqui con gli obbligazionisti. È una questione che "deve essere risolta subito. Penso che la cosa più importante sia dare agli obbligazionisti la certezza che il Messico adempirà agli obblighi che ha con loro". 

Dopo essere stato eletto nel 2018, il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha demolito l'aeroporto parzialmente costruito, iniziato dal suo predecessore, definendolo frutto di corruzione e troppo costoso. In alternativa, Obrador fece trasformare una base militare in un hub aeroportuale commerciale, aprendo nel 2022 lo scalo internazionale "Felipe Angeles", situato nella periferia nord di Città del Messico.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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