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Stati Uniti: accuse tra Faa e vettori aerei

Migliaia di voli ritardati negli aeroporti New York testimonia carenza di personale

È caos nei cieli americani. A terra non va meglio: troppi voli ritardati e cancellati nella settimana che si sta concludendo. Continua quindi la tensione fra la Federal Aviation Administration (Faa) statunitense ed il vettore aereo United Airlines. La prima dà la colpa alla cattiva gestione del maltempo da parte delle compagnie, invece l'amministratore delegato dell'aerolinea, Scott Kirby, punta il dito contro la carenza di personale di Faa. 

Gli occhi sono puntati sulla "Grande Mela". Gli aeroporti "John F. Kennedy", il "Fiorello LaGuardia", ed il Newark nell'area di New York hanno subito più di 41.000 ritardi dovuti alla carenza di personale nell'estate del 2022. Questa settimana Faa ha chiesto di ridurre i voli, in particolare nella "Grande Mela". Faa ha riconosciuto che il personale impiegato nell'area di New York è al 54% dello standard minimo, rispetto ad una media dell'80% in altre parti del Paese. 

La situazione è "il risultato diretto dell'incapacità della Faa di risolvere le carenze di personale che si protraggono da tempo", aveva scritto il senatore repubblicano Ted Cruz, membro della commissione commercio, in una lettera inviata in primavera al segretario ai trasporti Pete Buttigieg. Faa nega di avere problemi di personale, ma l'ingorgo del traffico aereo a New York era previsto da mesi. E così le aerolinee sono sul piede di guerra.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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