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Regno Unito: governo contro "drip pricing"

Avviata consultazione pubblica per trovare soluzioni contro speculazione vettori aerei

Avviata nel Regno Unito una consultazione pubblica per trovare soluzioni che impediscano ai vettori aerei di speculare attraverso le tariffe per i bagagli ed altri extra-costi. Si tratta di una pratica commerciale nota come "drip pricing". È molto diffusa, ma il dipartimento del commercio britannico, che la sta esaminando, l'ha definita "dannosa" per i consumatori. Per questo motivo sta coinvolgendo il settore dell'aviazione per limitarla. 

Le proposte servono a garantire che le persone abbiano "le informazioni più chiare ed accurate in anticipo", prima di effettuare un acquisto, ha spiegato il ministro dell'economia britannico, Kevin Hollinrake. La replica delle aerolinee arriva attraverso Airlines UK, l'associazione che le raduna: "Le compagnie aeree britanniche sono ansiose di rispondere alla consultazione pubblicata oggi", ha dichiarato.

Secondo una ricerca del governo inglese i consumatori pagano 1,6 miliardi di sterline in più all'anno di extra costi per i servizi aggiunti durante la fase di prenotazione di un volo: dai bagagli alla scelta del posto a sedere, dall'imbarco prioritario al cibo e bevande. Le compagnie aeree stanno registrando entrate record proprio grazie all'addebito di queste spese ancillari, che sono aumentate fino all'85% rispetto allo stesso periodo del 2019.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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