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"Tail strike": come i vettori aerei li prevengono

Piloti addestrati a seguire parametri specifici per ogni modello di aeromobile

I vettori aerei ed i loro piloti sono molto attenti ad evitare i tail strike, ovvero un inconveniente in cui la parte posteriore di un velivolo tocca l'asfalto della pista durante le fasi di decollo e di atterraggio. Anche se si tratta di eventi rari, ci sono circostanze impreviste, come un improvviso colpo di vento, che possono contribuire ad aumentare il rischio che la coda dell'aeromobile tocchi il suolo. 

Le aerolinee stanno studiando nuovi modi per evitarli. Infatti, i tail strike richiedono lunghe ed accurate ispezioni sugli aeromobili e possono causare la messa fuori servizio di un aereo per un periodo di tempo prolungato. Per questo motivo i piloti sono addestrati a prestare attenzione ai colpi di vento improvvisi in aeroporto (wind-shear) che durante il decollo possono portare ad una perdita di velocità che causa tale inconveniente. 

Una delle cause principali è la "rotazione eccessiva" dell'aereo. Per questo motivo i produttori di aeromobili e gli addetti alla formazione dei piloti delle aerolinee determinano la velocità di rotazione corretta per ogni modello di velivolo. I piloti sono quindi addestrati a seguire i parametri summenzionati, "modificando" la velocità del mezzo ad ala fissa per evitare un'eccessiva rotazione.

Gic - 1253574

AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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