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Caro-voli: se ne parla anche in Asia

Civil Aviation Authority of Thailand organizza incontro per parlare di tariffe aeree

L'Italia non è il solo Paese a combattere contro l'aumento incontrollato dei prezzi dei biglietti aerei. Dopo Gran Bretagna e Spagna, che stanno cercando di capire se i vettori aerei low-cost stanno approfittando dei picchi della domanda di viaggi, adesso la Civil Aviation Authority of Thailand (Caat) ha organizzato un seminario per approfondire il meccanismo tariffario delle aerolinee e le normative a tutela dei diritti dei consumatori.

In vista del convegno le compagnie aeree tailandesi si stanno preparando a dare risposte alle accuse di speculazione. Tra i principali motivi che, secondo le aerolinee, hanno determinato gli aumenti tariffari, c'è stato l'incremento del prezzo del carburante, causato dell'impennata del valore del petrolio nel periodo post-pandemia. Tra le altre cause del caro-prezzi c'è il fatto che le tariffe aumentano in modo direttamente proporzionale all'incremento della domanda di viaggi da parte dei passeggeri. Ad incidere sul prezzo dei ticket anche le prenotazioni last-minute, che in genere hanno un costo medio maggiore. 

Insomma, le compagnie aeree sono ancora costrette ad intervenire sui prezzi dei biglietti per far fronte all'aumento dei costi operativi. In particolare il costo del carburante, salito ieri a 119 dollari al barile, contro una media annuale di 98,5 dollari stimata dall’International Air Transport Association (Iata) per il 2023. Questo spinge le aerolinee asiatiche ad aumentare i prezzi sulle rotte internazionali, considerato che sulle tratte domestiche Caat impone già un limite massimo al costo del biglietto. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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