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Conflitto ucraino: Polonia, stop alle armi a Kiev

Morawiecki: "Varsavia dovrà armare il suo esercito per difendersi da eventuale attacco russo"

La Polonia ha annunciato che non invierà altri armamenti all'Ucraina. Il Paese è stato per oltre un anno il centro di raccolta e smistamento di armamenti forniti da Stati europei e membri della North Atlantic Treaty Organization (Nato), quindi parte finale della complessa filiera alleata che ha sostenuto Kiev nella sua "resistenza armata" dopo l'invasione militare russa. 

"La Polonia smetterà di fornire aiuti militari all’Ucraina perché dovrà armare il suo esercito. Kiev si sta difendendo da un brutale attacco da parte della Russia, e capisco questa situazione, ma, come ho detto, difenderemo il nostro Paese. Non trasferiamo più armi all’Ucraina, perché ora stiamo armando la Polonia", ha annunciato in tv il primo ministro Mateusz Morawiecki.

Varsavia, dunque, d'ora in avanti vorrebbe dare priorità al potenziamento delle forze armate nazionali. Come testimonia il recente via libera del Congresso degli Stati Uniti alla vendita di 96 elicotteri militari d'attacco Apache AH-64E prodotti dalla società Boeing, destinati alla Polonia. L'obiettivo comune di Washington e Varsavia è quello di rafforzare le difesa della Nato sul confine orientale europeo, il fronte più vicino alla guerra russo-ucraina. 

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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