L'aereo del presidente degli Stati Uniti Joe Biden è atterrato in Medio Oriente. Obiettivo è di cercare di moderare la rappresaglia militare di Israele contro i palestinesi, sollecitando la ripresa del dialogo tra le parti in conflitto ed evitando che l'escalation di violenze possa espandersi a livello regionale, coinvolgendo i Paesi vicini. Tuttavia, il bombardamento su un ospedale di Gaza (500 morti e 300 feriti) ha scompigliato i piani di Washington. 

Questo il programma della visita di Biden: stamattina l'incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, mentre è stato cancellato (a causa dell'attacco al nosocomio) il vertice di Amman in Giordania, dove il capo della Casa Bianca avrebbe dovuto incontrare il presidente palestinese Abu Mazen, il re giordano Abdullah II, ed il presidente egiziano Al Sisi. Il mancato incontro rende più difficile disinnescare il rischio di un eventuale conflitto regionale che coinvolga Libano ed Iran. 

È "nell'interesse di tutti" rinviare il summit in Giordania. "La gente si aspetta che un vertice di questo tipo sia in grado di rispondere alle loro richieste di fermare questa guerra", ha spiegato il ministro degli esteri giordano Ayman Safadi, intervistato dall'emittente televisiva "Al Jazeera". Uno smacco, anche perché ieri il segretario di Stato americano Antony Blinken aveva condiviso, con i Paesi mediorientali ed Israele, un piano per consentire l'ingresso di aiuti umanitari ai civili rimasti intrappolati a Gaza. Ma il varco di Rafah fra Egitto e Gaza resta chiuso.

Intanto, secondo Tel Aviv l'esplosione avvenuta ieri nell'ospedale al-Ahli di Gaza è stata causata da un razzo difettoso lanciato ieri alle ore 18:59 dalla Jihad islamica. Il gruppo di milizie palestinesi Hamas ha comunicato che è salito ad almeno 3200 morti e circa 11.000 feriti il bilancio degli attacchi dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza dall'inizio dei combattimenti.

Sull'argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.