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CLARA MOSCHINI

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Timori degli investitori sui vettori aerei

Titoli azionari compagnie internazionali scambiati oggi a circa il -40% rispetto al 2019

I profitti dei vettori aerei sono in costante e forte espansione. Le compagnie stanno spendendo miliardi di Euro per acquistare nuovi e più moderni velivoli. La situazione sembra rosea, ma nonostante questo le aerolinee stanno lottando duramente per convincere gli investitori finanziari che la ripresa del settore del trasporto aereo è solida. Insomma, i manager stanno faticando ad ottenere sostegni finanziari. 

Un segnale in tal senso è offerto dall'andamento dell'indice Msci (ex-Morgan Stanley Capital International), che misura le performance dei fondi azionari etichettati come "world" e "global". I titoli azionari delle compagnie che operano a livello internazionale vengono scambiati oggi a circa il -40% rispetto ai livelli precedenti la pandemia, dopo il tonfo di oltre il -20% registrato a luglio. 

Un andamento che a prima vista non sembra andare di pari passo con i profitti record di molte compagnie aeree, tra cui il gruppo Iag (British Airways, Iberia), la low-cost britannica easyJet, Singapore Airlines. Ma basta guardare al caso Air France-Klm per cogliere tutta la complessità del mercato finanziario: nel giorno in cui la compagnia ha annunciato un profitto record trimestrale, il titolo azionario ha toccato il minimo storico. 

Ad influire negativamente sulle aspettative degli investitori ci sono gli alti prezzi del carburante, le continue preoccupazioni sulla spesa dei consumatori, il nervosismo degli investitori che da tempo vedono nelle aviolinee un settore ciclico vulnerabile agli shock esterni (condizioni meteorologici, eruzioni vulcaniche, pandemie, recessioni economiche). Uno scetticismo che riguarda particolarmente gli Stati Uniti e un po' meno l'Europa.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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