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Faa mette a terra temporaneamente 171 aerei B-737 Max 9

Torna a far parlare di sé la famiglia del problematico modello Boeing -2 VIDEO

Visto il recente fatto di cronaca che ha visto coinvolto un -737 Max 9 di Alaska Airlines, l'autorità per l'aviazione americana Faa (Federal aviation administration), ha ordinato la messa a terra temporanea di alcuni aerei Boeing del modello operati da compagnie aeree statunitensi, o straniere, nel territorio degli Stati Uniti.
 
"La FAA richiede ispezioni immediate su alcuni aerei Boeing -737 Max 9 prima che possano tornare in volo", ha affermato l'amministratore della Faa Mike Whitaker. "La sicurezza continuerà a guidare il nostro processo decisionale, mentre assistiamo alle indagini dell'Ntsb -l'agenzia investigativa indipendente del governo degli Stati Uniti che indaga ed emette rapporti in merito agli incidenti/inconvenienti anche aerei, NdR-, sul volo Alaska Airlines 1282". La direttiva sull'aeronavigabilità di emergenza (Ead) impone agli operatori di ispezionare gli aeromobili interessati prima di rimetterli in linea di volo. Le ispezioni richiederanno dalle quattro alle otto ore per aeromobile, conclude una nota della Faa. L’Ead interesserà circa 171 aerei in tutto il mondo.

Dopo i disastri del 2018 e 2019 avvenuti in Indonesia ed in Etiopia (Lion Air volo JT610, 189 vittime, ed Ethiopian Airlines, volo ET302, 157 vittime), che avevano visto protagonisti due velivoli della famiglia B-737 Max, la loro messa a terra a livello globale e la loro travagliata rimessa in servizio, il mezzo della Boeing è tornato a far preoccupare quando ieri ora italiana, un B-737 Max 9 operato appunto dalla compagnia Alaska Airlines volo 1282 sulla tratta Portland-Ontario con a bordo 171 passeggeri e 6 membri d’equipaggio, è stato costretto, a 6 minuti dal decollo, ad invertire la rotta verso lo scalo di partenza per atterrare in emergenza con la cabina-passeggeri in depressurizzazione, a causa del distacco in volo di uno dei portelloni. Fortunatamente illesi equipaggio e passeggeri. 

Il costruttore Boeing nell'immediato ha diffuso la sequente nota: "Siamo a conoscenza dell'incidente che ha coinvolto il volo Alaska Airlines 1282. Stiamo lavorando per raccogliere maggiori informazioni e siamo in contatto con la nostra compagnia aerea cliente. Un team tecnico Boeing è pronto a supportare le indagini”. Era il 5 gennaio ora di Seattle, Usa. 

Ieri, a seguito della misura presa da Faa, l'ndustria ha così commentato: "La sicurezza è la nostra massima priorità e siamo profondamente dispiaciuti per l'impatto che questo evento ha avuto sui nostri clienti e sui loro passeggeri. Siamo d'accordo e sosteniamo pienamente la decisione della Faa di richiedere ispezioni immediate degli aerei -737/9 con la stessa configurazione dell'aereo interessato. Inoltre, un team tecnico Boeing sta supportando le indagini dell’Ntsb sull’evento di ieri sera. Resteremo in stretto contatto con il nostro regolatore e i nostri clienti”.

Inutile dire che il vettore aereo coinvolto in quest'ultimo inconveniente, Alaska Airlines, subito dopo i fatti aveva messo a terra in fermo volontario tutti i suoi -737/9 in flotta. Questo ha naturalmente comportato grandi disagi sul suo network: solo ieri, secondo una nota diffusa dalla stessa compagnia, alle 16:00 ora locale aveva dovuto cancellare in totale 160 collegamenti con ricadute su circa 23mila passeggeri. Senza contare la riprogrammazione del piano dei voli odierno e dei prossimi giorni. L'aereo coinvolto in quest'ultimo episodio era stato consegnato il 31 ottobre 2023. La parte del velivolo coinvolta è chiamata "plug door", ovvero un pannello specifico della fusoliera vicino alla parte posteriore del mezzo. "Diversi passeggeri a bordo hanno riportato ferite che hanno richiesto cure mediche", ha concluso l'aviolinea.



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