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Faa rallenta produzione di aerei Boeing

Consegne -29% dopo inconveniente a bordo velivolo MAX 9

Il Gruppo dell'aviazione americano Boeing ha registrato consegne in calo del -29% dopo l'inconveniente aereo avvenuto il 5 gennaio scorso sul volo AS1282, quando un portellone (plug door) scoppiò in volo su un velivolo B-737 Max 9 (marche N704AL) operato dalla compagnia statunitense Alaska Airlines. Una crisi di fiducia che aveva portato alla messa a terra di centinaia di aeromobili, per la maggior parte tornati in volo dopo le ispezioni di rito. 

"Dobbiamo stare attenti a non fare il passo più lungo della gamba", ha spiegato il direttore finanziario della società, Brian West, che ha cercato di rassicurare gli investitori sul raggiungimento degli obiettivi finanziari (10 miliardi di dollari di cash-flow nel 2025-2026). L'amministratore delegato di Boeing, Dave Calhoun si era limitato a dichiarare: "Ci concentreremo semplicemente su ogni aereo in consegna e ci assicureremo di soddisfare tutti gli standard". 

Insomma, nei prossimi mesi i ritmi di produzione nelle fabbriche di Boeing saranno regolate dalle autorità statunitensi e dalla Federal Aviation Administration (Faa). Il cambio di passo è stato immediato: le consegne del 737 MAX sono limitate a soli 25 aeromobili (negli ultimi due mesi ne erano stati consegnati oltre 40). L'obiettivo è rallentare la costruzione a 38 aerei al mese fino a metà 2024. Cancellati dopo l'incidente solo tre ordini (due 737 Max ed un 787). 

Sullo stesso argomento vedi anche la notizia pubblicata da AVIONEWS.

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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