Il settore europeo dell'aviazione ha dato prova di significativa tenacia, registrando a gennaio un marcato incremento di passeggeri rispetto al precedente anno, evidenziato da un aumento generale del 7%. A spingere tale crescita è stata principalmente l'affluenza dei viaggiatori internazionali, che ha segnato un rialzo dell'8%. Infatti, i dati diramati da Aci Europe, ente che rappresenta gli operatori aeroportuali del continente, hanno indicato un quasi completo ritorno ai livelli pre-crisi sanitaria: solo il 3% in meno rispetto a gennaio 2019, con il settore internazionale che ha già raggiunto il pareggio. D'altro canto, il segmento dei voli nazionali rimane in una fase di recupero con una performance ancora inferiore del 13% rispetto agli indici pre-pandemia. 

Olivier Jankovec, direttore generale di Aci Europe, ha sottolineato come la ripresa del comparto passeggeri sia stata sostenuta ed abbia mostrato una progressione ulteriore nel giro di un anno, malgrado le tariffe aeree maggiorate. Il dg ha posto l'accento sulla resilienza del mercato dinanzi a sfide significative, tra cui cambiamenti geopolitici e dinamiche di mercato che stanno influenzando lo scenario aeroportuale in modo significativo. In merito alla situazione economica imminente si è dichiarato ottimista, profetizzando miglioramenti nell'Ue e nel Regno Unito, che dovrebbero risultare in una domanda di viaggi aerei ancora più robusta. Tuttavia, ha anche ammesso che sfide legate alle pressioni sull'offerta ed alla politica internazionale potrebbero rivelarsi venti contrari per il comparto.