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Bruxelles tutela diritti dei passeggeri aerei

Viaggiatori possono cedere a terze parti quelli propri di compensazione contro aerolinee

Bruxelles mette un freno alle politiche aziendali delle aerolinee che vietano ai passeggeri di cedere ad organizzazioni terze i propri diritti per essere tutelati in caso di inadempienze da parte di una compagnia. Una recente sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, infatti, è intervenuta a garantire che i viaggiatori siano liberi di scegliere le modalità con cui richiedere la compensazione in caso di annullamento di un volo prenotato. 

È quanto stabilisce la sentenza C-11/23 del 29 febbraio 2024. I giudici hanno accolto il ricorso presentato da sei passeggeri che avevano prenotato un collegamento aereo Bolivia-Spagna operato dalla compagnia iberica Air Europa: dopo la cancellazione del volo avevano ceduto il proprio credito ad una società che aveva avviato un'azione giudiziaria contro l'aerolinea ma Air Europa aveva fatto valere una clausola contrattuale che vietava tale mossa. 

L'aviolinea sosteneva che i diritti di compensazione andavano considerati come personali del passeggero e non cedibili a terzi. I giudici hanno precisato che, nel caso di cancellazione di un volo, il diritto dei passeggeri aerei ad ottenere la compensazione deriva direttamente dal regolamento europeo 261/2004 e non dal contratto concluso tra l'aviolinea ed il passeggero. 

È da escludere quindi che un vettore aereo possa inserire nel contratto di trasporto o in altri documenti, redatti unilateralmente, clausole che limitino l'esercizio del diritto da parte del passeggero o le modalità di attuazione del diritto alla compensazione: ciò perché il viaggiatore potrebbe essere dissuaso dall'intraprendere iniziative nei confronti della compagnia. 

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AVIONEWS - World Aeronautical Press Agency
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